Dalla regione del Barolo e del Barbaresco, può iniziare una carriera per arrivare in ogni angolo del mondo. Come? Parlando proprio del territorio da cui si parte, patria di vini ed enogastronomia conosciuta in tutto il mondo.
Tramite un corso sommelier in Piemonte, si può predisporre una formazione esclusiva, a contatto diretto con le produzioni più pregiate in assoluto. E non è da poco, poter vivere l’atmosfera della viticoltura del vivo, e poi studiarla tramite un corso sommelier specifico.
Studiare e degustare il Piemonte della viticoltura
Nasce in epoca remota, addirittura si fa risalire ai Greci l’inizio della coltivazione della vite in questa regione. I vigneti piemontesi vennero coltivati dopo che i commerci della Grecia e Magna Grecia, portarono fin nei porti liguri anfore di vino, talee di vite e barbatelle (tralci o talee di vite innestate e lavorate per l’emissione delle radici, ovvero le barbe).
In epoca romana, lo sviluppo della viticoltura fornì le solide basi per cui si espanse in tutta la regione una coltivazione efficiente, testimoniata dalla presenza del celebre Nebbiolo con allevamento a spanna – in cui la vite maritata sostenuta da un palo secco e con la potatura corta, è simbolica del Nebbiolo stesso. I vitigni si moltiplicano, col tempo, e non solo il Nebbiolo andrà a costituire il patrimonio vinicolo della regione.
Una storia antica, che prelude a delle produzioni sempre più raffinate, che ad oggi sono oggetto di studio nel corso sommelier in Piemonte, ideale per chi vuole praticare la sommelierie e la degustazione vini ufficiale.
Il Piemonte è uno dei maggiori produttori ed esportatori di vini al mondo, un territorio rinomato per il Barolo, definito re dei vini, il Barbaresco, il Dolcetto, e tante altre squisitezze di Bacco che lo rendono una palestra perfetta per chi vuole entrare nel mondo del vino e nel mondo del lavoro del vino.
Aprirsi al mondo, conoscendo l’eccellenza
Un corso sommelier in Piemonte consente di studiare dal vivo le cantine e le loro produzioni, simboliche delle migliori viticolture e vinificazioni in assoluto insieme a quelle toscane, venete e friulane. Tali da rendere più semplice una panoramica poi ampia, e poter lavorare come sommelier in tutto il mondo!
Diventare ambasciatore dei vini piemontesi è un obiettivo e un onore per molti aspiranti sommelier, che saranno in grado di riconoscere i vini locali, proporli sia per la degustazione sia per l’abbinamento in tavola.
E non solo: essere esperti di vini piemontesi, oltre a dare un’ottima possibilità di lavoro nelle aziende vinicole del territorio o nel marketing, pone una base valida per espandere il proprio sapere anche al di là dei confini territoriali.
Il corso sommelier in Piemonte è, ovviamente, un corso il cui programma affronta di certo anche vini italiani DOCG e DOC da scoprire, vini francesi, spagnoli, tedeschi, vini internazionali alla ribalta come quelli californiani o neozelandesi.
Ti invitiamo, alla fine della lettura di questo articolo, a visitare la pagina del nostro
CORSO SOMMELIER
attivo su oltre 20 città italiane, riconosciuto a livello internazionale e strutturato su un percorso di 3 livelli.
Il corso con processo formativo realizzato in conformità alla Norma Internazionale UNI EN ISO 9001:2015.
Un corso sommelier in Piemonte, dolci tentazioni in tutta la regione
Prima di tutto, è bene partire dalla conoscenza del territorio e delle zone di produzione vinicola dei dintorni, per comprendere al meglio questa regione vinicola. Le zone di vinificazione più rinomate si dividono tra quelle delle colline di Novara e Vercelli, il Canavese, il Monferrato e l’alto Monferrato noti in tutto il mondo, le colline torinesi e quelle tortonesi.
La zona terrazzata e pedemontana delle colline novaresi e vercellesi, danno vita a vini dal Nebbiolo celebri come il Barbera, la Bonarda, l’Erbaluce, la Croatina e la Vespolina. Vini perfetti per l’affinamento, da terreni ricchi di ferro e poveri di calcare. Nella provincia vercellese, inoltre, si produce il Gattinara, il Lessona e il Bramaterra, mentre dalla parte di Novara sono diffusi il Boca, il Ghemme, il Fara e il Sizzano.
Il Monferrato è un territorio sfaccettato, in cui si trovano le sottozone di Asti, la più prolifica del Piemonte, il Casalese dai vini di Casale Monferrato, e l’Alto Monferrato a ridosso degli appennini.
Zone di grande escursione termica, tra estate e inverno, in cui la piovosità è scarsa e il terreno presenta delle caratteristiche variabili che rendono vitigni diversi, a bacca rossa o bianca, dal Cortese al Dolcetto, Grignolino, Barbera, Bracchetto e Moscato.
Il Canavese è patria di vini a base di Nebbiolo ed Erbaluce, denominati Erbaluce di Caluso e Carema – quest’ultimo è un vino che già nel Rinascimento deliziava le tavole dei Savoia.
Sempre nel torinese, le colline sono coltivate a Malvasia e freisa, mentre a Pinerolo e Val di Susa spiccano Barbera e Dolcetto.
Tra i più celebri vini in assoluto c’è l’Asti spumante, che viene ottenuto in questa regione da uve di Moscato in moltissimi comuni del Piemonte, con un’estensione di circa 10.000 ettari per produrne in quantità notevoli – il secondo vino prodotto ed esportato dopo il Chianti, in 80 milioni di bottiglie l’anno.
Le colline tortonesi, in provincia di Alessandria, sono invece patria di vitigni Barbera e Cortese, in particolare il Cortese di Gavi da un terreno influenzato dal clima marittimo e da un piacevole acidità naturale.
Una zona unica è quella di Lazzolo, dove si produce l’omonimo DOC esclusivo negli aromi e nei sapori, una perla enologica che in un corso sommelier in Piemonte non viene certo trascurata nello studio e nella degustazione. Altro territorio esclusivo è quello di Roero, una zona in provincia di Cuneo ben studiata in ogni corso sommelier in Piemonte, dove si coltivano l’Arneis, il Nebbiolo e il Barbera. I vini che ne escono hanno caratteristiche ben diverse dal solito, molto beverini e poco strutturati, morbidi e caldi – il terreno fa la differenza.
Le langhe, note in tutto il mondo a sommelier e consumatori che se ne intendono
La provincia di Cuneo, lungo il Tanaro, ci regala questo territorio fatto di colline affascinanti, dove il Nebbiolo trova la sua massima esaltazione ma vengono prodotti anche ottimi vini da Dolcetto, Arneis, Freisa, Favorita, Moscato e Chardonnay.
Il cima secco favorisce la concentrazione degli zuccheri e vinificazioni di alta qualità, come per il Barolo e il Barbaresco, o il Barbera d’Asti, apprezzato per la grande struttura e le capacità di affinamento. Più delizioso di così, un corso sommelier in Piemonte non può essere…