Enoturismo una realtà in continuo divenire
“Cantine Aperte, ogni ultima domenica di maggio, è l’appuntamento da non perdere per ogni enoturista”
Il turismo legato al vino in Italia è cresciuto esponenzialmente, fino a diventare una realtà economica importante anche grazie al Movimento Turismo del Vino, che dal 1993 seleziona prestigiose cantine in Italia per puntare sull’accoglienza enoturistica, e si è impegnato affinché questo settore rappresentasse una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori e non soltanto, anche come strumento efficace per la tutela dell’ambiente.
Un’associazione no profit quella del Movimento che accoglie circa mille cantine selezionate sulla base di requisiti specifici come: la promozione della cultura del vino attraverso visite e luoghi di produzione, il sostenere l’incremento dei flussi turistici in tutte le aree d’Italia a forte vocazione vitivinicola, qualificare servizi turistici delle cantine, ed incrementare le prospettive economiche ed occupazionali dei territori del vino.
Evento “Cantine Aperte”
Tra gli eventi che quest’associazione organizza durante tutto l’anno c’è proprio quello di Cantine Aperte, prevista ogni ultima domenica di maggio, che apre le porte agli enoturisti ed appassionati per scoprire la cultura del vino nei luoghi di produzione, con l’obiettivo di innescare un meccanismo di valorizzazione e sviluppo a cui le zone di produzione vitivinicola non possono rinunciare.
Fino al 1993 il potenziale di questi eventi era ignorato con le cantine chiuse al pubblico, da quasi tutte le cantine d’Italia salvo qualche eccezione, una sottostimata fonte di reddito e potenziale turismo.
Già nel 1994, 14 regioni in Italia parteciparono all’evento, portando così negli anni successivi 150.000 visitatori e più di 500 cantine partecipanti, e 2500 persone impiegate allo svolgimento delle attività.
Il Target di Cantine Aperte
I destinatari dell’iniziativa erano solo i consumatori italiani giovani. Un target forse difficile ma anche “challanging” per i produttori; in generale il vero target saranno, col passare degli anni, le persone di ogni età, interessate a conoscere il mondo del vino e quello che c’è dietro alla sua produzione.
Il vino italiano in bottiglia viene consumato per il 57% da persone sotto i 40 anni ed è lo stesso pubblico che poi ama fare enoturismo.
Sono infatti i giovani ad essere protagonisti dell’edizione del ’97 di “Cantine Aperte”; un terzo dei 600.000 partecipanti a questa iniziativa aveva meno di trent’anni; quindi, come target gli “under 40” sono più che plausibili, considerato anche che da questo evento ne nascono altri limitrofi e altrettanto interessati per lo stesso target come Calici di Stelle.
Oggi l’enoturista si è evoluto verso richieste specifiche che, oltre alla voglia di contatto con un mondo rurale dal sapore antico e genuino, sono orientate al desiderio di vivere un momento speciale di relax e divertimento a contatto con la natura.
Quest’anno giunti alle 30esima edizione dell’evento in programma il fine settimana di 28/29 Maggio ci saranno influencer sul “food, wine, travel” per dare testimonianze ed anteprime esclusive, seguiranno poi Calici di Stelle (29 luglio-15 agosto), Cantine Aperte in Vendemmia (settembre – ottobre), Cantine Aperte a San Martino (dal 5 al 13 novembre) e Cantine Aperte a Natale (Dicembre).
Da ieri ad oggi cosa ci si aspetta…
L’anno scorso appena post pandemia si riaprivano le porte agli enoturisti con grande entusiasmo e con qualche regola anti-Covid da rispettare, un mix di esperienze online-offline per restare in contatto con gli eno-appassionati che, in tutti questi anni, hanno partecipato con entusiasmo agli eventi aziendali.
Vedeva in prima linea Marche ed Umbria, che insieme con l’evento di Vigneti Aperti faceva riscoprire il fascino di questi territori attraverso trekking e pic nic tra i filari, corsi per apprendisti vignaioli, degustazioni di vino all’aperto in abbinamento ai prodotti tipici locali, passeggiate a cavallo tra le vigne e suggestivi apertivi in terrazza, in cantine come Arnaldo Caprai e Lungarotti, passando per la Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli.
In Lombardia tra passeggiate al calar del sole con degustazioni itineranti, picnic, spiedo e grigliate, ma anche racconti di vigna e bella musica, da Contadi Castaldi in Franciacorta a Pietrasanta tra i vigneti di San Colombano, alle porte di Milano, mentre in Campania si approcciava l’enoturista con trekking e passeggiate sulle pendici del Vesuvio.
Quest’anno per non farci mancare nulla avremo un Abruzzo in pieno splendore dove se visiterete Feudo Antico, nei pressi di un’antica villa di epoca romana, la degustazione di vino si abbinerà alla conoscenza della cultura e delle tradizioni di un territorio dalla vocazione vitivinicola millenaria.
Diverse formule di degustazione da accompagnare a scelta all’aperitivo, al light lunch o alla cena: abbinamenti tra vini e cibi locali, anche in chiave gourmet.
Visita alla Cantina
La visita alla cantina vista come occasione di scoperta e arricchimento culturale: una sede museale a tutti gli effetti, cisterne di epoca romana del I sec. a.C. finalizzate allo stoccaggio di vino e olio, un piano inclinato per torculario destinato alla spremitura di uva e olive, visita giornaliera oppure breve soggiorno.
Oppure Tenuta Oderisio, con alla guida 3 giovani donne nate e cresciute in vigne, rispetto del territorio, tradizione e innovazione. L’azienda conta oggi circa 20 ettari vitati di proprietà. I vigneti sono coltivati secondo tecniche, sintesi tra tradizione e moderne tecniche agronomiche, in sintonia e in equilibrio con la natura e con il rigoroso rispetto dell’ambiente.
Una degustazione di vitigni autoctoni e dalla grande tradizione come il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano, la Passerina, il Pecorino.
Se andate in Friuli Venezia Giulia, non mancate i 13 ettari vitati dell’azienda Parovel, a conduzione familiare, nella zona del Carso (DOC); loro lavorano con autoctoni come la Malvasia Istriana, il Terrano, il Refosco d’Istria o la Vitovska, ed hanno anche una produzione eccezionale di olio extra vergine di oliva Tergeste DOP.
Se invece vi trovate in Molise, le aziende qui aderenti al Movimento Turismo del Vino, apriranno le porte delle loro cantine con ideale percorso segnato dal vino ed offriranno la possibilità di fare un’esperienza unica alla scoperta di un paesaggio collinare ad alta vocazione per una produzione di grande qualità con le DOC Biferno, Molise, Tintilia e l’IGT Terre degli Osci.
Se infine passate per la Valpolicella, nella parte considerata come “allargata” dove la cantina stessa e la tradizione enologica fanno la differenza, date un occhio a Cantina Trabucchi, fondata nel 1923, 25 ha di vigneti ed 8 di uliveti, zone di eccellenza del Soave DOCG e Valpolicella DOC e certificata biologica da oltre 15 anni, coltivano le proprie vigne nel massimo rispetto di ambiente, natura ed ecosistema.
Ogni zona le sue cantine, con degustazioni di vitigni autoctoni, vini di qualità abbinati ai prodotti tipici, spesso con intrattenimenti musicali, arte, artigianato del luogo e monumenti rappresentanti la territorialità, dove scoprire realmente come nasce la Magia del Vino.