Milano è sempre la Milano da bere. La capitale dell’aperitivo e dell’happy hour è vivace anche nel dopo cena. Vediamo quali sono i più noti cocktail bar a Milano, dove si servono i drink del momento preparati da barman degni dei migliori intenditori.
La capitale del lavoro sta vivendo un momento da favola. La città italiana più amata dai creativi, con il suo spirito europeo e la sua piacevolissima vivibilità attira e trattiene non solo gli italiani ma anche gli stranieri, che decidono di abbracciare il suo stile di vita mondano ed elegante. Continuano ad aprire nuovi e validissimi locali, con al bancone barman preparatissimi e attenti alla ricerca di mix particolari e sapori all’avanguardia.
Non a caso Milano è anche la città più indicata per chi vuole intraprendere questa affascinante carriera, seguendo un corso da barman professionale e accreditato.
Intanto, mentre continuiamo a sognare, affiniamo il palato e assaggiamo cosa ci offrono i migliori cocktail bar a Milano del 2017.
1. Rita & Cocktails. Il cocktail bar tutto banco, semplicemente eccezionale.
Al primo posto, il locale dei Navigli Rita & Cocktails. Ci piace perché è ispirato ai motoscafi di lusso, legno e divanetti in pelle rossa, e il bancone è al centro di tutto. Si può stare seduti a tu per tu con il barman, con tutti i confort della frenetica vita digitale: prese USB per caricare il cellulare e appendi-giacca a fianco. Prima di ributtarsi nel flusso metropolitano, un paio di drink due chiacchiere, un po’ di social (non è un caso che la pagina facebook di Rita è davvero divertente). Per chi invece vuole stare in relax e godersi il suo drink con gli amici, c’è un piccolo e intimo dehors. Il bartender del Rita, Edoardo Nono, proprietario insieme a Gianluca Cherubini, dice che il suo segreto è che serve solo cocktail che vorrebbe bere lui stesso (e che infatti beve!), fatti con ingredienti naturali, senza alcun prodotto liofilizzato, e marche di qualità. Tra gli ottimi cocktail spiccano Super Nacho (mezcal, cetriolo, sciroppo di cumino, lime, soda al peperone rosso piccante), Mezzo e Mezzo (Vermouth del Professore, Mezzoemezzo, grappa), Smoke on the water (Campari, Averna, soda ananas e tè Lapsang Souchong).
2. Nottingham Forest. Drink molecolari, in bicchieri matti, in un cocktail bar da favola.
Al posto numero due, il Nottingham Forest: un mondo immaginario ed esotico dove Milano sembra un ricordo lontano. Si trova in zona Porta Venezia ed è ormai fisso nella classifica di “The World’s 50 Best Bars”. Questo locale cocktail bar a Milano è adatto per trovare rifugio quando scatta la voglia di scappare dalla città, ma avere anche la sicurezza di bere bene, dai cocktail classici e quelli più elaborati che si abbinano alla location bizzarra. Il padrone di casa Dario Comini, bartender d’esperienza, è lo sciamano della situazione e ne combina di cotte e crude: da drink molecolari, come l’Infuso a base di ginger beer, vodka aromatizzata al guaranà e molecole di bitter e assenzio, a quelli fusion, fino ai caraibici, tutti serviti in bicchieri strani, a forma di teschio, di vasca da bagno, di conchiglia. Nel banco del Nottingham Forest c’è la storia della miscelazione. Infatti, il banco arriva dal bar del Knickerbocker hotel di New York City, dove la leggenda vuole che sia stato creato il Martini cocktail, quello con l’oliva. Il Nottingham Forest è un posto storico per chi svolge la professione del barman. I Martini qui vanno sempre forti e ce ne sono per tutti i gusti, come il Martini cocktail al distillato di fieno, accompagnato da germogli dell’albero del miele e dell’albero della liquirizia.
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3. Lacerba. Il cocktail bar futurista di Milano.
Al terzo gradino del podio mettiamo il cocktail bar e ristorante futurista di Milano, Lacerba, in cui si bevono ottimi drink, accompagnati da sfiziosi piatti. Il nome viene dalla celebre rivista futurista Lacerba fondata nel 1913. Il locale è arredato con stampe, fotografie, manifesti e oggetti bizzarri dell’epoca. Il successo del Lacerba è dovuto a una bottigliera di sostanza e la qualità dei cocktail classici e di quelli inventati dai grandi barman che si sono susseguiti negli anni. Una parte del menù è dedicata solo ai Bloody Mary, come Maria L’Acerba, il Bloody della casa con tabasco verde, lime e vodka al peperoncino, o Yellow Sub-Maria, con tequila infusa al peperone giallo e curcuma.
4. Pinch – Spirits & Kitchen. Il vintage cocktail bar sui Navigli.
Questo è il posto migliore per staccare la spina e ritrovarsi in un’altra dimensione, una calda atmosfera vintage stile anni ’30-’40, curata nei dettagli e anche nell’abbigliamento del personale. Al Pinch sembrano d’epoca anche i barman, vestiti come durante proibizionismo, veri artisti del cocktail. Sedersi al banco è un’occasione unica per scoprire i segreti del bartender Mattia Lissoni, estroso creatore di drink che coniugano passato e futuro, sia nelle tecniche di miscelazione, sia negli ingredienti con un tocco vintage, come Vermouth e Fernet Branca. Le sue specialità sono intercontinentali, a base a base di gin, mangosteen juice, bianco d’uovo, lime, zucchero, liquore alla rosa e bitter alla lavanda, e per chi ama le spezie, c’è il Curcumatto a base di gin, centerbem liquore di marasche, centrifugato di curcuma e marmellata di fichi.
5. Pravda Vodka Bar. Il cocktail bar dalle 100 e più etichette di vodka.
Il Pravda Vodka Bar si trova in Porta Romana ed è un piccolissimo cocktail bar a Milano in cui si bevono drink di grande qualità. Famoso per la vodka, come dice il nome, è incredibile come uno spazio così piccolo possa contenere un così grande numero di etichette di vodka proposte: più di 150, in continuo aumento. Il Pravda è un bar adatto per i non-fighetti, cultori del bere puro: qui si mangia poco, niente buffet, tuttalpiù un piattino freddo con affettati e formaggi. La squadra di barman, capitanati da Enrico Contro detto Frog, è attiva dal tardo pomeriggio, mentre nel dopocena, soprattutto durante il weekend, c’è il gran pienone.