Ogni passione, dalla filatelica ai cani, dalla pizza allo sci passando per il cinema, ha un evento considerato globalmente il più importante al mondo, quello da non perdere o, quanto meno, cui prendere parte almeno una volta nella vita. Il vino non fa eccezione e l’evento in questione è il Vinitaly.
Se per gli operatori del settore il Salone Internazionale dei Vini e Distillati (giunto quest’anno alla 55esima edizione!) è ormai un appuntamento imperdibile ma, allo stesso tempo, ordinaria amministrazione, cosa ben diversa è per l’appassionato o neo-sommelier che si appresta a visitarlo per la prima volta. E vista la portata dell’evento, ecco alcuni consigli pratici per godersi l’evento senza poi dover cercare l’auto per 3 ore – soprattutto se ci siete andati in treno!
Verona, durante i giorni del Vinitaly, impazzisce, esplode, si accende di eventi e allegria. Il tutto si traduce però in traffico…ecco perché valutare di arrivare in treno è un’ottima idea! Appena fuori dalla stazione vi aspetteranno navette gratuite che in poco più di 15 minuti vi porteranno direttamente davanti all’ingresso e potrete sfruttare questo tempo per fare molte amicizie con altri visitatori assetati come voi, considerando che in 1 metro quadrato sarete almeno in 22 persone… Come dite? Appena rientrati da un viaggio in Svizzera, dove gli autobus si fermano sempre nello stesso punto, con precisione millimetrica? Ecco, per accaparrarvi un posto sui bus a Verona valutate di adottare una strategia stile staffetta, avvicinatevi al bus mentre rallenta e seguitelo negli ultimi metri. Se non riusciste a salire sul primo bus utile, non disperate: il tasso medio di successo è un piede a bordo ogni 4 o 5 bus!
Una volta giunti a destinazione e riusciti a scollarvi l’uno dall’altro, eccovi finalmente all’ingresso! Biglietto pronto e via! Beh, si quasi: la lunga esperienza nella gestione di grandi masse di visitatori vi permetterà di accedere ai tornelli di ingresso senza eccessivi affollamenti grazie ad un efficiente controllo del flusso di persone. Vi state chiedendo come ci siano riusciti? Facile: creando una coda più o meno infinita all’esterno… Ma prendete il lato positivo dell’attesa prima di accedere: potreste passare parecchi minuti accanto a navigati professionisti del settore che staranno urlando al telefono quanti appuntamenti hanno, con quali produttori di alto profilo, dando suggerimenti logistici a colleghi sul come evitare la coda (mentre loro sono in coda…) e, immancabilmente, lamentarsi degli stessi affollamenti che si ripetono anno dopo anno. Insomma, per osmosi sarete dei semi-professionisti anche voi ancora prima di entrare!
Eccoci finalmente, ora ci siamo davvero! Siamo dentro il Vinitaly, da dove iniziamo? Dal mangiare. Scherzo? Assolutamente no. Potrà sembrare banale o da principianti, ma “fare fondo” prima di iniziare un’intensa giornata di degustazioni è un elemento fondamentale. E per “mangiare” non intendo brioche (per gli amici centro-meridionali, cornetto) e cappuccino, intendo qualcosa tipo panino con cotoletta come minimo. Non vi fidate? Poi non dite di non essere stati avvertiti, eh?! Nota a margine: i panini, anche quelli per pranzo, portateli da casa o da un bar lontano dalla zona fiera, eviterete altre code infinite per mangiare molto male, aggravato dal macigno del costo.
Pronti via, panino con cotoletta archiviato, adesso è davvero ora di bere! Ora, l’edizione 2022 del Vinitaly ha contato circa 4.400 (quattro-mila-quattrocento-!) espositori, e ogni anno aumentano. Toglietevi dalla mente l’idea di poter visitare a fondo tutta la fiera in una singola giornata, ma nemmeno in 3 giorni a dirla tutta, quindi studiate una strategia. Primo obiettivo: assaggiare il più possibile ma, soprattutto, essere “presenti” dal primo all’ultimo assaggio. Traduco? Ubriacarvi alle 11.00 del mattino non vi farà diventare dei professionisti migliori…
Che tipo di strategia adottare, quindi? Questo dipende davvero dallo scopo personale. Volete assaggiare vini mai assaggiati prima? Fatevi una lista. Volete approfondire la conoscenza di un vitigno? Fatevi una lista. Volete capire bene le differenze tra alcune denominazioni? Indovinate, fatevi una lista. Volete scoprire chicche sconosciute? Fatevi una lis…ah no, comprate un gratta e vinci! Insomma, l’idea è quella di studiare un piano di cosa provare, in modo da non brancolare nel buio accecati da un’offerta talmente vasta da intimidire. Per ottimizzare i tempi, evitate degustazioni sedute e preferite quelle al banco: più rapide, informali e tempo risparmiato sia per voi che per il produttore, a meno che non vogliate seriamente instaurare un rapporto commerciale. Se la vostra strategia è quella di assaggiare i più blasonati vini sul mercato beh, onestamente non ve lo raccomando: facilmente fareste belle code, ve ne sarà servita una goccia quasi invisibile e, dopo altre 50 degustazioni, vi sfido a ricordarvene davvero le sensazioni…
I produttori presenti al Vinitaly sono in cerca di acquirenti per i loro vini, quindi il loro tempo è prezioso. Se siete degli appassionati ma non lavorate nel settore, siate sinceri e scoprirete che la maggior parte di loro saranno ben lieti di farvi assaggiare comunque tutta la loro produzione, raccontandovi storie e aspetti tecnici. Mentre i produttori vi parlano, ascoltateli, evitate di giocare con il telefonino o ridacchiare tra voi, saranno pochi minuti di attenzione e poi avrete tutto il tempo di postare le foto sui social e commentare tra voi quel che avete assaggiato. Altro aspetto che vi faciliterà nel rapporto con i produttori è un gruppetto limitato, massimo 2 o 3 persone idealmente: immaginate l’espressione di terrore sul volto di un piccolo produttore che intravede dalla distanza uno tsunami di allegri bevitori in rapido avvicinamento al suo stand…
Mentre state chiacchierando con un produttore arriva accanto a voi un qualche personaggio che dando del “tu” al produttore lo saluta allegramente e quest’ultimo si dimentica di voi per parlare con l’ultimo arrivato? Non prendetevela, fa parte del gioco. Non iniziate a picchiare i piedi a terra urlando che anche voi siete importanti, uffa uffa, e questo chi è?! La verità è che facilmente “quello” compra davvero, quindi sì, è più importante di voi… Fa parte del grande circo del Vinitaly, conoscenti, amici, partner in affari che si rivedono una volta l’anno e tra una risata e un aneddoto firmano contratti. E voi? Voi potete serenamente ringraziare e imbarcarvi in un lungo viaggio fino allo stand accanto!
Ultimo consiglio: provate ad assaggiare in sequenza bollicine, bianchi, rossi ed eventualmente vini da dessert, senza alternare continuamente le tipologie. Se state assaggiando i bianchi di un produttore e questo vi propone i suoi rossi, declinate serenamente promettendovi di ripassare più tardi. Avrete così modo di mantenere il corretto ordine di assaggi e, allo stesso tempo, assaggiare l’intera produzione di diversi produttori. Beh, poi ci sono gli equilibristi senza corda di sicurezza che alle 10 del mattino partono con i Baroli, ma questa è un’altra storia…
Come ogni grande sportivo di successo, il segreto è ritirarsi all’apice della propria carriera. Quando sentite quindi di essere stanchi (stanchi è ok, sbiascicanti non è ok) mollate e dirigetevi – possibilmente camminando in linea retta – verso l’uscita. Avete qualche ora in più da spendere in attesa del treno e siete ancora in grado di contare all’indietro da 20 a 0 considerando solo i numeri pari? Beh, allora potreste sedervi negli spazi all’aperto tra i padiglioni (panchine? Ahahah no, non esistono, pare sia una tecnologia ancora troppo futuristica) ad osservare una quantità di soggetti che hanno di gran lunga superato l’apice della carriera e chiedono informazioni ad un cartellone pubblicitario.
Se avrete superato indenni la prova del fuoco e sarete usciti dalla fiera in condizioni più che accettabili, sarete immediatamente elevati al livello semi-professionista!
E se davvero vi sentirete imbattibili, aspirando al livello eroe-professionista beh, ci vediamo in centro città per un aperitivo post-Vinitaly!
Roberto Lo Russo
Formazione Sommelier Degustibuss Milano