Nel mondo del vino, i termini Classico, Superiore e Riserva sono utilizzati per distinguere diverse tipologie di vini, in base a criteri di produzione, qualità e invecchiamento. Questi termini possono variare leggermente a seconda delle normative locali, ma hanno in comune il fatto di indicare specifiche caratteristiche qualitative e di lavorazione. All’interno di questo articolo faremo chiarezza sulle differenze tra ognuno di essi.
Vino Classico
Il termine “Classico” nel mondo del vino si riferisce a una specifica zona di produzione all’interno di una Denominazione di Origine Controllata (DOC) o Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) in Italia. Questa zona è riconosciuta come la parte storica e più antica della denominazione, dove la tradizione vitivinicola ha radici più profonde e dove si producono i vini che meglio rappresentano l’identità del territorio.
Caratteristiche del Vino Classico:
- Origine Geografica:
- I vini etichettati come “Classico” provengono da aree che sono considerate il cuore storico della denominazione. Queste aree spesso offrono le condizioni climatiche e del suolo più favorevoli per la coltivazione delle uve.
- Ad esempio, il Chianti Classico proviene dalla zona tradizionale tra Firenze e Siena, una delle aree vinicole più antiche della Toscana.
- Tradizione e Qualità:
- Il termine “Classico” indica un vino che è prodotto seguendo le tradizioni locali e che esprime al meglio le caratteristiche tipiche della denominazione.
- Questi vini tendono a essere più rappresentativi dello stile tradizionale del vino.
Esempi di Vini Classici:
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- Chianti Classico: Originario della zona più antica del Chianti, noto per il suo equilibrio tra freschezza, acidità e tannini, con note di frutti rossi, spezie e talvolta un leggero sentore di tabacco.
- Soave Classico: Prodotto nella zona storica di Soave, noto per la sua eleganza, con note floreali e fruttate e una piacevole mineralità.
- Valpolicella Classico: Proveniente dalla zona classica della Valpolicella, un vino versatile che può variare da leggero e fruttato a corposo e complesso, a seconda dello stile di vinificazione.
Questi vini insomma riflettono il meglio della tradizione vitivinicola locale e offrono un’esperienza autentica e rappresentativa del territorio di origine.
Vino Superiore
Il termine “Superiore” è utilizzato per descrivere una categoria di vini prodotti con delle regole particolarmente stringenti. Questo termine indica un livello qualitativo teoricamente superiore rispetto alla versione standard del vino, ottenuto attraverso specifiche pratiche di produzione e requisiti normativi. Scopriamoli insieme.
Caratteristiche del Vino Superiore
- Grado Alcolico Maggiore:
- Una delle principali differenze tra un vino “Superiore” e la versione base è il contenuto alcolico. I vini “Superiore” devono avere un grado alcolico più elevato rispetto alla versione standard di almeno 0,5% vol in più.
- Resa per Ettaro Ridotta:
- I vini “Superiore” vengono prodotti con rese per ettaro più basse, nello specifico di almeno il 10% inferiore. Questo significa che i vigneti devono produrre meno uva per ettaro, il che consente una maggiore concentrazione di sapori e qualità nelle uve raccolte.
- La resa limitata tende a migliorare la qualità del vino, poiché le viti possono dedicare più energia alla maturazione di un minor numero di grappoli, concentrando così zuccheri e aromi.
- Selezione delle Uve:
- Per produrre un vino “Superiore”, le uve vengono spesso selezionate con maggiore attenzione, scegliendo solo quelle di qualità superiore e più mature. Questo processo può includere la raccolta manuale e una cernita accurata dei grappoli.
Esempi di Vini Superiore:
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- Gavi Superiore: Un vino bianco piemontese ottenuto da uve Cortese, caratterizzato da una maggiore intensità e una struttura più corposa rispetto al Gavi base.
- Frascati Superiore: Prodotto nei dintorni di Roma, nel Lazio, il Frascati è un vino bianco fresco e aromatico. Nella sua versione “Superiore”, il Frascati presenta tipicamente una maggiore intensità e persistenza gustativa.
- Vernaccia di San Gimignano Superiore: Questo vino bianco toscano, prodotto nei dintorni della città medievale di San Gimignano, è realizzato con uve Vernaccia. La versione “Superiore” conferisce solitamente al vino una maggiore complessità e profondità aromatica.
Insomma, i vini “Superiore” rappresentano un’espressione elevata della viticoltura, dove l’attenzione ai dettagli nella produzione porta solitamente ad un prodotto finale di alta qualità.
Vino Riserva
Il termine “Riserva” è utilizzato per indicare una categoria di vini che ha subito un periodo di invecchiamento più lungo rispetto alla versione base dello stesso vino. Questo periodo di invecchiamento può avvenire in botti di legno, in bottiglia o in entrambi, e deve rispettare specifiche normative stabilite dalla denominazione di origine controllata (DOC) o denominazione di origine controllata e garantita (DOCG).
Caratteristiche del Vino Riserva
- Invecchiamento Prolungato:
- La caratteristica distintiva dei vini “Riserva” è il loro invecchiamento più lungo. Nello specifico parliamo di un periodo di invecchiamento di almeno due anni per i vini rossi e di un anno per quelli bianchi
- Maturazione in Legno:
- Molti vini “Riserva” sono invecchiati in botti di legno, solitamente di rovere, che contribuiscono a sviluppare complessità e profondità di sapore. L’invecchiamento in legno aggiunge al vino note di vaniglia, spezie, tostatura e tannini morbidi.
- L’invecchiamento in bottiglia, invece, permette al vino di evolversi ulteriormente, armonizzando i sapori e rendendo il vino più equilibrato.
- Peculiarità Organolettiche:
- Il lungo invecchiamento tende a sviluppare aromi più complessi, una maggiore struttura tannica nei rossi, e una texture più morbida e vellutata.
- Esempi di Vini Riserva:
- Barolo Riserva: Un vino rosso piemontese che, dopo almeno 62 mesi di affinamento, offre una straordinaria complessità con note di frutta matura, spezie, e una lunga persistenza.
- Brunello di Montalcino Riserva: Prodotto in Toscana, richiede almeno sei anni di affinamento prima di essere commercializzato. È un vino robusto, con tannini ben definiti e un bouquet aromatico intenso.
- Chianti Classico Riserva: Un vino rosso toscano che, dopo almeno due anni di affinamento, esprime un equilibrio perfetto tra frutta, acidità e tannini, con una lunga evoluzione in bottiglia. In questo caso sono utilizzate entrambe le menzioni.
I vini Riserva sono quindi il risultato di un lungo processo di invecchiamento che può conferire maggiore complessità, profondità e “carattere” al vino.
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