Il Pinot Noir (o Pinot nero) viene considerato tra i più nobili, romantici, complessi e versatili vitigni a bacca rossa del mondo. L’origine del vitigno è francese, per la precisione in Borgogna, ma oggi viene considerato un vitigno internazionale poiché le uve di Pinot Noir sono coltivate in tutto il mondo, principalmente nei climi più freddi e tanto amati da quest’uva.
Pinot Nero: caratteristiche del vitigno
Il Pinot Noir è un vitigno difficile, sia in fase di coltivazione che di vinificazione. La sua conformazione dal grappolo fitto lo rende suscettibile a diversi pericoli in vigna, come muffe e malattie, ha bisogno di stagioni di crescita lunghe e fresche, richiede una gestione attenta del canopy, è estremamente sensibile al terroir (motivo per il quale si possono avere interpretazioni molto diverse a seconda del territorio), porta a risultati variabili di annata in annata persino nelle zone ad esso più vocate.
La buccia sottile e i livelli bassi di componenti fenolici, producono vini prevalentemente di colore tenue, dal corpo medio e con tannini contenuti che spesso possono attraversare fasi di invecchiamento irregolare e imprevedibile. Da giovani, i vini ottenuti dal Pinot nero tendono ad avere aromi di frutta rossa, come ciliegie, lamponi e fragole. Col tempo e anche in base all’affinamento possono sviluppare note speziate, tostate e terrose di sottobosco. In genere i migliori possono superare i vent’anni regalando anche sorprendenti e inaspettati aromi terziari.
Il Pinot Noir è una di quelle uve rosse che viene tranquillamente trasformata in vino rosso, rosato, bianco e spumante!
Con esso vengono creati alcuni tra i più grandi vini rossi del mondo (La Tache ad es.), ma è adatto anche alla vinificazione in bianco, ottenendo un vino che risulta la miglior base per la produzione degli spumanti, soprattutto in assemblaggio con lo Chardonnay, a cui dà insieme corpo, complessità e anche una notevole longevità. Viene usato storicamente in Champagne, dove rientra in tutte le principali cuvée, mentre in Italia lo troviamo nella composizione degli spumanti a metodo classico come Franciacorta o Trento DOC.
Dal Video: Dove è il mio vino? Grazie! Amici di Degustibuss, sono qui per spiegarvi oggi come riconoscere un Pinot Nero in una degustazione alla cieca.
Hanno delle caratteristiche tutti i Pinot neri che li rendono facilmente riconoscibili, un colore molto scarico sul rosso rubino, un tannino alla degustazione molto elegante, molto fine, mai troppo invadente, e dei sentori che virano sulla parte di frutta rossa come frutti di bosco, e leggermente minerali.
Con queste piccole note, non avrete nessun problema a riconoscere un Pinot Nero alla degustazione alla cieca.
Gianluca Mattioli
Wine Educator
Pinot Nero: analisi degli stili nei vini rossi
Pinot Noir di Borgogna
La regione vinicola della Borgogna ha tutti gli attributi per la crescita di successo del Pinot Noir. Non è a caso è considerata la sua patria madre. Qui, la varietà riflette le minuscole variazioni del terroir su cui è piantato, rendendo unica la gamma di sfumature presenti nei vini della Borgogna. Al Pinot Noir piacciono i terreni calcarei della regione vinicola della Bourgogne, come i terreni di epoca giurassica di Givry o il sottosuolo ricco di fossili di Gevrey-Chambertin.
Il Pinot Noir offre una gamma molto varia di aromi che sono una diretta conseguenza del terroir su cui è cresciuto. Questo è il motivo per cui il nome del vitigno viene raramente menzionato sull’etichetta di una bottiglia di vino di Bourgogne, che preferisce mettere in risalto il suo luogo di produzione.
A seconda di dove viene coltivato, il Pinot Noir può produrre vini intensi, strutturati, oppure eleganti e delicati. La Côte d’Or è la più famosa zona di produzione della Borgogna. Tutti i vini classificati come Bourgogne Premier Cru e Bourgogne Grand Cru sono prodotti nella Côte d’Or. Per quanto riguarda i vini rossi prodotti da Pinot Noir, sono prodotti prevalentemente nella zona a nord dove si trova la Côte de Nuits.
La Côte de Nuits è divisa in villaggi, con le loro specifiche menzioni, le più importanti sono:
- Chambolle-Musigny;
- Fixin;
- Gevrey-Chambertin;
- Marsannay;
- Morey-Saint-Denis;
- Nuits-Saint-Georges;
- Vosne-Romanée;
- Vougeot.
Tra i Grand Cru ricordiamo Bonnes Mares, Chambertin, Chambertin-Clos de Bèze, Clos de Roche, Clos de Vougeot, Grands Echézeaux, Musigny, Richebourg, Romanée-Conti e La Tâche. Ad un livello più basso vi sono le denominazioni Côte de Nuits Villages e Hautes-Côtes de Nuits, poste a maggiore altitudine ed i cui vini risultano generalmente di minore pregio rispetto alla Côte de Nuits.
In generale, fatte le dovute differenze (spesso molto marcate) tra villaggio e villaggio, i vini della Borgogna ottenuti dal vitigno Pinot Noir si presentano all’esame visivo di colore generalmente rosso rubino tenue. Al naso il Pinot Noir offre una grande varietà di aromi quando è giovane come frutti rossi (mirtillo, ribes o ciliegia), spezie come pepe, ma anche note affumicate, e sempre la tipica nota ematica che ricorda la carne rossa. Nel tempo, i sapori di frutta fresca si trasformeranno in note di marmellata o kirsch e il vino svilupperà squisiti aromi di funghi selvatici o tartufo, accompagnati da alcune note come il cuoio.
Per quanto riguarda la sensazione in bocca il Pinot Noir produce vini rotondi, con tannini sicuri ma delicati, che si ammorbidiscono nel tempo. L’acidità varia a seconda della vendemmia. Nella regione vinicola della Borgogna, il Pinot Nero mantiene sempre un’acidità medio alta, rinfrescante, anche negli anni più caldi. La lunghezza e la complessità del vino varia a seconda della denominazione.
Analisi degli stili: il Pinot nero nel Mondo
Regioni che hanno guadagnato una reputazione per la produzione di vini rossi da Pinot Noir sono: la California (Napa Valley del Sud, Carneros, Central Coast, Santa Barbara e Russian River), il Sudafrica (Elgin e Walker Bay), l’Australia (Mornington Peninsula, Adelaide Hills e Yarra Valley) e la Nuova Zelanda (Central Otago, Martinborough e Marlborough). Vediamo di seguito qualche dettaglio in più dello stile di queste regioni.
Pinot Noir in Sudafrica
In Sudafrica però la produzione di Pinot Noir è stata decisamente soppiantata, sia in termini quantitativi che qualitativi, dal Pinotage, che è un incrocio con il Cinsault.
Si producono comunque Pinot Noir eleganti, da bere preferibilmente giovani per apprezzarne i sentori fruttati e primari del vitigno.
Pinot Nero in California
In California, sebbene possa sembrare troppo calda, il Pinot Noir riesce a crescere in luoghi che ricevono brezze rinfrescanti e nebbia mattutina dall’Oceano Pacifico. Infatti l’oceano modera le temperature in luoghi come Sonoma, Southern Napa Valley e la costa centrale, specialmente Santa Barbara, rendendo possibile una buona crescita alle uve. Il Pinot Noir della California è tipicamente ricco, fruttato e corposo. L’abbondanza di sole e le temperature miti rendono facile per i viticoltori scegliere il momento perfetto in cui la maturità dei grappoli è ottimale. I Californiani nonostante questo, amano comunque molto all’uso delle botti nuove che aggiungono sentori di spezie dolci come la vaniglia.
Pinot Nero in Australia
In Australia il Pinot Noir fu piantato senza successo alla fine del 1800, ma non aveva trovato ancora la regione giusta. La sua rinascita è dovuta alla sua coltivazione nella Yarra Valley, dove infatti oggi è la varietà rossa più coltivata della regione. I climi freddi della Tasmania e delle Adelaide Hills offrono anche ottimi siti per il Pinot Nero, mentre le regioni Pemberton e Great Southern dell’Australia Occidentale mostrano il potenziale per creare un Pinot Nero raffinato. Il Pinot Noir è cresciuto costantemente in popolarità in Australia mentre i consumatori cercano un’alternativa ai rossi più pieni prodotti da Shiraz e Cabernet Sauvignon. Il Pinot Nero australiano è tipicamente a bassa pigmentazione cromatica, ha un naso profumato e mostra frutti rossi come ciliegia, lampone e prugne, bilanciati da tannini morbidi, possono sviluppare sentori complessi di tartufo, selvaggina e terra.
Pinot Nero in Nuova Zelanda
La produzione di Pinot Noir in Nuova Zelanda è prevalentemente dedicata al vino rosso di qualità, solo in parte alla spumantizzazione, e ha avuto un rapido aumento di popolarità negli ultimi anni. Il Pinot Noir è il secondo vitigno più coltivato e raccolto in Nuova Zelanda, coltivato prevalentemente nelle regioni vinicole meridionali più fredde come Marlborough e Central Otago. La Nuova Zelanda produce un Pinot Noir con una buona colorazione, un palato morbido e fruttato, robusto e complesso. Anche qui i sentori principali sono quelli dei frutti rossi come fragole, ciliegie e lamponi.