I vini DOC del Friuli Venezia Giulia sono perfetti per chi ama dei sapori unici come quelli di questa regione, produzioni vitivinicole esclusive che partono da territori ben definiti.
I grandi bianchi sono celebri in tutta Italia e nel mondo come vini friulani che si possono ricondurre, nelle migliori bottiglie, alle etichette dei vini friulani DOC, 9 per la precisione, e della regione DOCG.
Tradizioni antiche e territori dei vini friulani
Il territorio coltivato a vitigni, da secoli, arriva oggi nel Friuli Venezia Giulia ad occupare oltre 20.000 ettari di terreno, sfruttato da circa 1500 aziende vitivinicole spesso con pochi ettari e rese pregiate (le aziende vinicole con meno di10 ettari sono almeno l’80% del totale).
Il 60% circa del territorio coltivato a vite presenta la varietà a bacca bianca, che arriva al 75% circa nelle zone dei vini friulani DOC – tra le uve a bacca bianca spiccano il Verduzzo, il Friulano, la Ribolla gialla, il Picolit, la Malvasia istriana, il Pinot grigio, la Vitovska; tra i vitigni a bacca rossa ci sono il Refosco dal peduncolo rosso, Terrano, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, Tazzelenghe, Schioppettino e Pignolo.
Tante produzioni diverse, variegate non solo per caratteristiche del terreno e climatiche, ma anche per vinificazioni particolari che la ricchezza dei vitigni consente.
Si tratta di aree interessate alle viticoltura già con gli Eneti, popolazione pre-romana, che continuarono a produrre vini fino a sviluppare nuove colture nel Rinascimento, con vitigni innovativi come il Terrano e il Pignolo.
Vini del Friuli DOC e DOGC
I terroir, se possiamo prendere in prestito un termine francese, si dividono tra le varie zone vinicole collinari a ridosso del confine con la Slovenia, e si estendono alla zona litoranea, sviluppandosi tra diverse zone DOC e DOGC.
Nel primo caso, si tratta di dieci aree di produzione vinicola di tutela della Denominazione di Origine Controllata, due delle quali sono aree di vini friulani interregionali (Lisson Pramaggiore e Prosecco): vini Carso, Colli Orientali del Friuli, Collio Goriziano detto anche solo Collio, Friuli Annia, Friuli Aquileia, Friuli Grave, Friuli Isonzo o Isonzo del Friuli, Friuli Latisana, e i suddetti Lison-Pramaggiore e Prosecco.
Le zone di produzione dei vini friulani DOCG (Denominazione Geografica di Origine Controllata) sono 3: DOCG Lison, DOCG Ramandolo, DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit, DOCG Rosazzo.
Le differenze, ben vengano, creano dei vini friulani tipici del territorio che li produce; tra Gorizia e Udine principalmente, l’espressione del Collio e dei Colli Orientali è quella più apprezzata, e in particolare molti amanti dei vini gradiscono la DOC Collio Goriziano è
Celebre è la Ribolla, ovvero il DOC Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla superiore molto richiesto nelle enoteche di ogni parte d’Italia.
Nei Colli Orientali la DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit e Friuli Colli Orientali, si affiancano alla DOCG Ramandolo e Rosazzo – il primo è un vino da dessert che deriva dal Verduzzo e il secondo un vino bianco secco, che deriva prevalentemente dal Friulano (precedentemente detto Tocai).
Nella zona della provincia di Trieste, viene prodotto il DOC Carso o Kras, di cui fanno parte il Carso Malvasia da Malvasia istriana e il Carso Vitovska.
In provincia di Pordenone si trova la denominazione più ampia della regione, il Friuli Grave DOC, mentre si estendono anche diversi vigenti della DOCG Lison e DOC Lison Pramaggiore.
Questi ultimi due sono vini friulani interregionali, i DOC tra Friuli e Veneto: Lison Pramaggiore e Prosecco creano una cerniera con le due terre, in particolare le terre del Prosecco.
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Il Friulano, vino raffinato di grande equilibrio
Delicato ed elegante, è un vino giovano dalle diverse declinazioni, tra i vini friulani bianchi si presenta chiaro e luminoso, strutturato al palato e armonioso. Come non amarlo? Il suo profumo è delicato, tra note vegetali di fiori di campo, camomilla e fieno; il sapore con i sentori di mandorla esalta la raffinatezza di questo amabile vino beverino.
Le versioni di questo Friulano invecchiate in legno sono tra le più invitanti, e questo vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia regala vini da abbinare al meglio con prodotti tipici come il prosciutto di San Daniele (li accomuna il profumo di mandorla), e pietanza ricche di erbe, oltre a risotti e i piatti di pesce con crostacei – ne vengono esaltati grazie alla sua mineralità che non sfocia mai in un gusto metallico.
La Vitovska del Friuli
Per chi sceglie di approfondire in vista di una formazione per sommelier o per chi vuole regalarsi una degustazioni vino che regali sapori intensi, di certo sono consigliati i vini friulani bianchi DOC come il Carso Vitovska o il Friuli Aquileia Bianco Superiore.
I vini del Carso sono spesso tenuti in cantine scavate nella roccia, a diversi metri di profondità dove si evolve nel silenzio di questo territorio, uno dei vini friulani bianchi più emblematici di questa regione, minerale e acido, dai profumi fruttati e le note di salsedine al naso, a volte salata al palato e persino piccante!
Carso vuol dire pietra, appunto, e rimanda al terrapieno di terra rossa e pietra calcarea lungo il fiume Isonzo, dove si aprono grotte e cantine.
La Vitovska può essere anche di colore leggermente aranciato, per via della macerazione sulle bucce, che in molti produttori rivendicano non come moda ma come tradizione. In realtà, la classica Vitovksa è più chiara se vinificata in bianco, e a vole viene anche spumantizzata col metodo classico, amarognola e mandorlata.
Alcune produzioni prevedono un invecchiamento in botte di rovere di Slavonia grande, senza filtrazioni e dal gusto puro dei vini friulani bianchi.
Friuli Aquileia Bianco
I vitigni di questo vino sono quelli della zona che si trova sulla Laguna di Grado, abbraccia Aquileia, Cervignano del Friuli, e Palmanova.
Si tratta di vitigni noti nella vinificazione dei vini bianchi friulani come Friulano, Pinot bianco e Pinot grigio, Sauvignon, Riesling renano, Traminer aromatico, Müller Thurgau, Chardonnay, Verduzzo e Malvasia istriana.
Coltivati su terreni alluvionali argillosi e sabbiosi, danno vita a vini di grande qualità, anche al clima marittimo non lontano, con inverni miti e poco umidi, e alle ottime ventilazioni.
Il Friuli Aquileia DOC bianco nasce nel 1988 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati, anche frizzanti e spumanti, in alcune zone della provincia di Udine – nel protocollo si deve sempre rispettare una base ottenuta dai vigneti suddetti che deve essere sostenuta da almeno il 50% di Friulano nell’assemblaggio.
Nei casi di bianco ottenuto da Chardonnay, Malvasia istriana e Müller Thurgau ci sono produzioni vinicole anche in versione frizzante, ormai celebri per molti brindisi nel Nord Italia – in particolare il Friuli Aquileia Chardonnay dalla spuma fine, risulta vivace e persistente al palato, secco e con un profumo delicato perfetto per aperitivi e piatti a base di crostacei.
Il Friuli Aquileia bianco in tipologia Superiore, in particolare, presenta un colore paglierino, e aromi fini, ricchi di armonia, per esaltare un sapore equilibrato e vellutato, anche se asciutto e dal retrogusto amarognolo nella versione di Friuli Aquileia Friulano.
La versione del Friuli Aquileia Traminer aromatico unisce il profumo aromatico, specifico di questo vitigno, con dei sapori intensi, robusti, ideali per antipasti e formaggi. Quando si unisce al Verduzzo friulano il colore dorato prelude ad un profumo delicato e gradevole, al sapore asciutto, e a volte dolce nelle specifiche tipologie delle produzioni locali – perfetto con minestre e i risotti marinari.
Tra i vini friulano bianchi Aquileia il Sauvignon risulta un vino raffinato ed elegante, eclettico nell’abbinamento con il cibo, dal gusto rotondo e amabile, indicato per brindare più volte o per accompagnare tavole di lunga bevuta!
Le cantine più celebri di vini friulani
Tra le produzioni più rinomate della regione ci sono quelle delle aziende Vigne di Zamò, Volpe Pasini, Le Due Terre, Ronc Soreli, Torre Rosazza, Skerk, Livon, Ronco Blanchis, Livio Felluga, Lis Neris, oltre a Gravner, Radikon, Jermann, Damijan Podversič, Denis Montanar, La Tunella, Il Carpino, Pierpaolo Pecorari, Ca’ Bolani, Borgo del Tiglio, Renato Keber, Raccaro, Klinec, Movia Nando, Vignai da Duline, Mlecnik, Borgo San Daniele, Edi Keber.