Il glossario del vino non è recente, poiché già gli antichi greci erano soliti utilizzare dei termini specifici per descrivere il vino e anche nell’antica Roma, i degustatori erano tenuti a seguire una terminologia ben precisa. Tuttavia, solo nel XVIII secolo si arrivò ad avere un vero e proprio glossario del vino.
Può capitare, dopo aver assaggiato un vino, di non riuscire a trovare le parole giuste per descriverlo. Al contrario di quanto si pensa, saper descrivere un vino non è così semplice. Non a caso per diventare sommelier occorrono mesi di studio seguendo specifici corsi per sommelier e anni di pratica.
La competenza di questa figura professionale risiede nella capacità di percepire gli odori, i sapori e la struttura del vino, ma non solo. Un buon sommelier, infatti, deve essere in grado di esprimersi in modo tale da avere un linguaggio universale per farsi comprendere da tutti.
Termini enologici
Ecco quali sono i principali termini enologici usati da un sommelier. Il glossario del vino è abbastanza ampio, ma per diventare un consumatore consapevole o un appassionato conoscitore basta imparare i principali termini. Si tratta dei vocaboli più ricorrenti che aiutano a sviluppare la sensibilità al gusto, anche attraverso la conoscenza, ecco quali sono.
Abboccato
Il termine abboccato viene utilizzato per descrivere una tipologia particolare di vini fermi e spumanti che, come si può facilmente intuire, hanno un sapore gradevole, tendente al dolce.
Acerbo
Per acerbo si intende un vino non ancora affinato caratterizzato da un sapore aspro, acido e disarmonico. Si tratta quasi sempre di un vino giovane, non ancora maturato. Quando si assaggia un vino acerbo si prova la stessa sensazione di quando si assaggia un frutto acerbo.
Affinamento
Quando si parla di affinamento, si tratta del periodo che il vino trascorre nella bottiglia. Quello che avviene nel vetro è un affinamento complementare a quello nella botte e serve a definire meglio le caratteristiche del vino, soprattutto sentori e aroma.
Barricato
Il barricato, invece, è una tipologia di vino che viene affinato solo nelle botti o in barrique.
Bouquet
Il termine bouquet si riferisce all’insieme delle sensazioni olfattive di un vino che vengono acquisite attraverso un determinato iter.
Brillante
Si definisce brillante un vino dall’aspetto chiaro, pulito e lucente. Nessuna particella in sospensione deve essere visibile.
Caloroso
Si tratta di un vino corposo, ricco, potente e con un’elevata gradazione alcolica, in grado di scaldare la bocca e lo stomaco.
Chinato
Per vino chinato si intende un vino fatto fermentare ulteriormente con spezie e aromi, in particolare la china calissata. Si tratta di un vino leggermente amarognolo e dal forte carattere digestivo.
Debole
In base al suo contenuto alcolico, il vino può essere definito diversamente. Si dice debole un vino che contiene poco alcool ed ha un colore molto chiaro.
Disarmonico
Si dice disarmonico un vino che presenta elementi gustativi in rapporto scorretto tra loro. Si può definire tale un vino con un eccesso di acidità, o di acidità o di tannicità.
Duro
Un vino duro è disarmonico in quanto il sapore di acido e quello di tannino sono eccessivamente elevati. La situazione può migliorare con l’invecchiamento.
Equilibrato
Si può definire equilibrato un vino che presenta un’equilibrata contrapposizione tra le morbidezze e le durezze.
Erbaceo
Si dice erbaceo un vino che ha un sentore vegetale, come di erba appena tagliata. L’erbaceo è un sentore tipico di alcuni vitigni come il cabernet o il merlot e anche di uve non mature.
Etereo
Un vino etereo è caratterizzato da un profumo pungente ma, allo stesso tempo, accattivante. In genere, si definiscono tali i vini invecchiati il cui bouquet si è arricchito con il passare del tempo.
Fragrante
Si tratta del termine che viene solitamente utilizzato per descrivere le caratteristiche olfattive degli spumanti, con il profumo del pane appena uscito dal forno caldo.
Fresco
Si definisce fresco un vino quando sorseggiandolo regala sensazioni di freschezza e acidità. Non ha nulla a che fare con la temperatura del vino.
Fruttato
Il fruttato è il sentore tipico dei vini giovani, non ancora maturi, che presentano profumi e sapori che ricordano la frutta fresca.
Generoso
Si definisce in questo modo un vino caldo e vigoroso per via dell’elevata presenza di alcool.
Grasso
Questo termine indica un vino che riempie la bocca e ricco di sostanze estrattive, come la glicerina.
Immaturo
Si dice immaturo un vino che non ha ancora raggiunto le sue qualità migliori, sia per quanto riguarda il gusto che il profumo.
Liquoroso
Il vino liquoroso presenta delle caratteristiche molto simili a quelle di un liquore, sia per la gradazione alcolica e sia per la dolcezza e la densità.
Morbido
La morbidezza del vino corrisponde alla sensazione di rotondità che si prova durante l’assaggio.
Novello
Si tratta di un vino unico nel suo genere che presenta delle caratteristiche che lo rendono diverso da tutte le altre varietà. Questo viene messo sul mercato entro un anno dalla sua produzione.
Pungente
Un vino pungente è caratterizzato da un’aroma forte e deciso, con un’elevata acidità.
Sapido
Per sapido si intende un vino che contiene un’elevata percentuale di sali minerali. Grazie alla sue gradevoli sensazioni gustative è molto apprezzato.
Secco
Un vino secco è quasi privo di zucchero, infatti, il tasso di zucchero è inferiore ai 4 g/l. Questo tipo di vino è diffificile da realizzare perché bisogna tenere in considerazione due fattori, ovvero l’acidità e l’alcool, per riuscire ad ottenere questa determinata caratteristica.
Sincero
Si dice sincero un vino dal gusto schietto, franco e che non presenta difetti o alterazioni.
Tannico
Con questo termine si intende un vino ricco di tannini, delle sostanze che si trovano nella buccia e nei vinaccioli che conferiscono al vino un gusto astringente.
Vellutato
Il termine vellutato può essere riferito al colore morbido e caldo proprio come il velluto, ma anche al gusto piacevole al palato per la sensazione dolce e carezzevole che fa pensare al velluto.
Vivace
Si tratta di un vino con un’elevata presenza di anidrite carbonica che lo rende frizzante.