Si parla molto di vini cileni, australiani, californiani… e di quelli rumeni! Molte bottiglie di vini pregiati arrivano dall’Est, dato che la Romania rappresenta il decimo produttore di vino al mondo.
Strano ma vero, eppure questo territorio vantava fino agli anni Settanta una delle più ampie estensioni di vigneti in Europa, da un’antica tradizione che rende questo paese uno dei principali produttori di vini europei, anche se non ha raggiunto i fasti italiani e francesi…
Vigneti autoctoni e varietà straniere per i vini rumeni
La Romania si estende in un territorio che, a livello di latitudine, si trova pressappoco allo stesso parallelo della Francia, gode di un clima temperato grazie al Mar Nero e al Danubio; riparata dai Carpazi, nutre le sue viti con terreni drenati e un’esposizione solare notevole, ottima per un’ampia parte dell’anno.
Le vigne si estendono per poco meno di 200.000 ettari, e dopo molti anni di abbandono, diverse viticolture stanno riprendendo una produzione notevole migliorando le tecniche di vinificazione, anche ai fini dell’esportazione – nonostante il mercato interno si ampio e assorba la maggior parte dei vini prodotti.
La maggior parte dei vigneti si trovano in Moldova (Moldavia) con oltre 80.000 ettari e in Muntenia, con circa 75.000 ettari destinati a vigneti. Si coltivano sia varietà romene che varietà straniere occidentali come Cabernet, Merlot, Moscato, Pinot Nero, Chardonnay, Sauvignon, Riesling, Pinot grigio, Traminer, Aligote.
Per quello che riguarda la viticoltura delle varietà romene, sono celebri i rossi Băbească Neagra e Fetească Neagra, Negru de Dragasani e Novac, e i vini bianchi romeni come Busuioaca, Grasa, Galbena, Feteasca Regala, Crâmpoșie, Francusa, Zghihară de Huși; poi il Tamaioasa românească e il Busuioacă de Bohotin per i vini aromatizzati.
Nei secoli sono stai importati varietà di vini stranieri in questa regione, che hanno contribuito alla molteplicità delle coltivazioni, come nel caso delle viti d’importazione ottomana Afuz Ali, il Ceauș alb e roz, Razachie albă e roșie, Sultanină – ma molte nono sopravvissero alla devastazione della Fillossera.
Accanto a produzioni medie, i vini pregiati rumeni rappresentano delle novità che gli italiani, in particolare gli appassionati e i professionisti, devono imparare a conoscere.
Se vuoi diventare un esperto di vini, magari seguendo un corso da sommelier sicuramente dovrai prima o poi confrontarti con i vini pregiati rumeni, bottiglie che arrivano in Italia come in Oriente, con delle caratteristiche ben definite.
Etichette e vini pregiati rumeni, Moldavi in testa
L’industria vitivinicola in Romania ha avuto diverse fasi, e molti produttori stanno cercando di migliorare continuamente le produzioni, oltre all’immagine del vino rumeno all’estero, dato che nonostante i prezzi altamente competitivi dei prodotti medi e medio-alti, non è ancora riconosciuto come vino prestigioso o di buona qualità.
I vini rumeni si dividono in una classificazione simile a quelle europea, tra vini da pasto, vini di qualità superiore (VS), vini di qualità con denominazione di origine (VSO) e vini di qualità speciale e per grado di qualità (VSOC).
I più rinomati sono i vini che derivano dalle colline di Moldavia, dai grappoli dorati di Cotnari che rendono vini pregiati, dal profumo di fiori di campo e sapori dolci.
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Il vino Cotnari
Rappresenta la punta di diamante dei vini rumeni, un vino di alta raffinatezza che ha una storia antica e affascinante, come il suo gusto.
La coltivazione dei vitigni sulle colline di Cotnari-Catalina risale probabilmente al V secolo a.C. epoca identificata dagli scavi degli archeologi per una fortezza geto-tracica dove sono state rinvenute tracce di coltivazione della vite e tecniche di vinificazione. La storia dei vigneti di Cotnari continua sotto re e governanti fino ai tempi moderni, descritto all’inizio del Settecento come un vino che supera il Tokaji, conservato nelle cantine per 4 anni perché si renda ancora più squisito.
La coltivazione dei vigneti Cotnari oggi si estende per circa 1700 ettari, ad una latitudine che corrisponde a quella dello Champagne in Francia e del Tokaji in Ungheria. Rappresenta una delle cantine più rinomate in Romania, con vini di alta qualità e solo rumeni.
Le colture nei terroir Cotnari sono dedicate a varietà autoctone e vigneti di antica tradizione come Grasa de Cotnari, Fetească Albă, Frâncușă, Tămâioasă Românească e quelli più recenti come Fetească Neagră e Busuioacă de Bohotin.
In particolare, il Frâncuşă secco rappresenta tra i vini pregiati bianchi romeni, un vino bianco dotato di aroma vegetale di uva matura, dal gusto equilibrato e vellutato.
I vini bianchi semi-secchi Casa de Piatră e Cătălina sono fruttosi e floreali negli aromi, mentre i semi-secchi e dolci come il Fetească albă sono vini bianchi eleganti, dal profumo di miele e uva fiorita.
Il gioiello dei vini pregiati di questa cantina è dato dal Grasa de Cotnari, dolce e aromatico con un gusto simile alle noci, con sfumature di mandorla, albicocche e uva secche, passito che stupisce per la sua bontà e il grado zuccherino ad alta concentrazione grazie alle raccolte tardive. Un dolce muffato e blasonato, che già nei secoli scorsi era apprezzato nelle corti europee, unico nella sua componente di incenso persistente. Attaccato dalla botrys cinerea, muffa nobile, si mantiene leggero come un moscato più che come un passito. Ottimo con formaggi a pasta molle, pesce, formaggi piccanti o dessert nel servizio a temperatura ambiente.
Murfatlar, rumeno ad alto riconoscimento
Diverse altre etichette raccolgono premi e riconoscimenti, come il Murfatlar Romania, che possiede 15 medaglie nel febbraio 2012 nei concorsi internazionali Berliner Wine Trophy e Chisinau Wine & Spirits.
La vigna Murfatlar regala vini di altissima qualità, che raccolgono la tradizione vitivinicola della regione di Dobrogea, attiva fin dai tempi degli antichi romani (Ovidio Nasone ne parla nel I secolo d.C.).
La cantina Murfatlar, il cui vigneto si estende su circa 3.000 ettari lungo il Danubio-Mar Nero in una delle aree di coltivazione vitivinicola più grandi del paese, nacque per creare vini frizzanti ma da tempo ha virato su quelli dolci e semi-dolci, che sono diventati di grande successo internazionale.
La coltivazione giova di un clima continentale, scarse piogge e lunga esposizione solare, un terreno calcareo e arido: le fonti della bontà dei vini pregiati rumeni Murfatlar.
Il Muscat Ottonel Zestrea Murfatlar e il Muscat Ottonel, con il Cramposie M1 e il Feteasca Regala M1 si posizionano poco al di sotto del principale Murfatlar Romania, come vini pregiati e premiati.
Sempre in Germania, sono stati premiati i vini Murfatlar Lacrima lui Ovidiu 5 rosso e Lacrima lui Ovidiu 12, e diversi riconoscimenti sono stati ottenuti da vini giovani come il Feteasca Neagra 3 Hectare e il Sable Noble 3 Hectare Cabernet Sauvignon.
Territori e vini rumeni in ascesa
Altri vigneti dislocati in località con clima favorevole per la produzione vitivinicola, sono quelli nei territori di Dealu Mare, Segarcea, Dragasani, Tirnavani e Stefanesti – gli ultimi tre in particolare per i bianchi.
In particolare, il vitigno autoctono della Fetească Neagră è molto apprezzato per acidità e sentori speziati, che ricordano il Syrah francese, con una personalità unica. In particolare, un’ottima bottiglia di Fetească Neagră IG Dealurile Vrancei è quella della cantina Vincon Vrancea, con un volume alcolico di 14,5 % per un prezzo medio in enoteca di 20 euro. Si tratta di un vino elevato in barrique per circa 1 anno, con aromi di frutti rossi, spezie scure, tostatura che al palato si svela in una struttura buona, con tannini bilanciati dall’acidità, note fruttate armoniose.
Insomma, non resta che provarne più di uno, di questi bianchi e rossi, vini pregiati rumeni che rappresentano una vera novità per gli intenditori!