Si tratta di due professioni ben diverse, che condividono la degustazione dei vini a livello non amatoriale, ma che sono divise da limiti ben precisi.
Perché è cosa ben diversa frequentare un corso da sommelier oppure uno dei corsi vino, pensato per la degustazione nello specifico. Un avvicinamento al mondo vinicolo che presuppone delle basi comuni, ma si differenzia nelle mansioni finali a cui arrivare, perché ogni mestiere è un mondo a sé.
Le diverse competenze tra degustatore di vino e sommelier
Le due professioni si distinguono anche se a volte vengono confuse, dato che praticano la degustazione dei vini e descrivono i prodotti secondo dei parametri standard per entrambi. Si tratta di parametri tecnici, di qualità e che tengono conto dello studio che si trova dietro ognuna delle professioni. Ma se la passione è comune, la sapienza riguardo al mondo dei vini, varia dal sommelier al degustatore.
Sono entrambe professioni riconosciute dagli enti del settore vitivinicolo, in funzione di un lavoro costante, dalla produzione al consumatore.
Il degustatore vini
Questa professione si basa su un termine però abbastanza generico, perché è usato sia per chi conosce le tecniche di degustazione vini in modo professionale, sia per chi sa definire le caratteristiche organolettiche del vino che assaggia, ma non lo fa per professione.
A volte si tratta di una persona esperta che ha studiato tecniche di base per ampliare la propria passione, tramite corsi vino dedicati alla degustazione, mentre in modo più corretto si designa con degustatore una professione riconosciuta, di assaggiatore del vino.
Il degustatore vini professionista, ovvero l’assaggiatore, lavora presso le cantine e la sua mansione consiste nel formulare un giudizio tecnico in seguito all’assaggio del vino, definendone le caratteristiche qualitative e individuandone eventuali difetti.
L’assaggio del degustatore vini deve essere compiuto dalla botte, prima che questi vengano imbottigliati, in modo da interagire con l’enologo e apportare delle eventuali correzioni ai difetti del vino. Un enologo può essere anche un degustatore vini, nella pratica tramite lo studio, ma le due professioni non coincidono nella teoria, e si tratta di lavori differenti.
L’assaggiatore, infatti, può certificare la qualità del vino che andrà in tavola ed è un compito ben diverso da quello dell’enologo e del sommelier.
Come diventare degustatore professionista
Per accedere a questo lavoro, esistono dei corsi vino di qualificazione professionale ovvero corsi di degustazione vini pensati per chi vuole esercitare la degustazione presso cantine o consorzi, con formazione specifica su competenze teoriche e pratiche, di tecniche di degustazione.
L’assaggiatore di vino rappresenta una sorta di arbitro imparziale sulla valutazione sensoriale di un prodotto vinicolo, tramite dei parametri standard e la soggettività del giudizio è quasi del tutto assente, rispetto ad un sommelier, che dovrà mettere la sua scelta al centro del lavoro di consiglio e promozione di alcuni vini e abbinamenti.
A tal fine, e per diversi riconoscimenti, l’ONAV ovvero l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Vino, ha come obiettivo quello di promuovere questo mestiere in modo sempre più professionale.
Un degustatore che ha seguito corsi vino specifici, sarà in grado di valutare in modo oggettivo e secondo valori tecnici, il prodotto che ha di fronte, e per comprendere meglio la differenza tra sommelier e degustatore, è bene pensare alle schede del vino.
L’assaggiatore compila una scheda descrittiva in cui sono in evidenza giudizi sul vino, espressi in centesimi. Un vino che prende 100/100 è una rarità, mentre uno che parte da 90 si avvicina alla perfezione al palato e all’olfatto, e uno che arriva a 70/100 è un vino a malapena dignitoso.
Il sommelier può mettere nella sua scheda o carta dei vini, descrizioni come “note di vaniglia, sentori di liquirizia e retrogusto speziato”.
Ti invitiamo, alla fine della lettura di questo articolo, a visitare la pagina del nostro
CORSO DEGUSTAZIONE VINO
attivo su oltre 20 città italiane, riconosciuto a livello internazionale e strutturato su un percorso di 2 livelli.
Il corso con processo formativo realizzato in conformità alla Norma Internazionale UNI EN ISO 9001:2015.
Il sommelier
Un degustatore vini può essere anche un sommelier, sempre in base al fatto che può ampliare le sue conoscenze anche sulla fase dell’assaggio vini dalla cantina. In pratica, però, la sommelerie rappresenta un momento diverso, a metà tra chi produce il vino e il consumatore che lo beve negli ambiti di ristorazione e ricettivi.
Il sommelier deve conoscere le caratteristiche dei vini, ma saperli anche consigliare in base agli abbinamenti con il cibo, e saperli servire nel modo giusto. Questa professione nasce come specifica di coloro che si fanno dei veri e propri portavoce della cultura del vino e del suo consumo.
L’abbinamento con le pietanze è fondamentale, nella differenza tra sommelier e degustatore vini, dato che le caratteristiche organolettiche e sensoriali del vino consigliato, sono finalizzate alla combinazione durante i pasti, oppure nei vini da meditazione, indicando consistenza e retrogusto anche solo per una bevuta di alta qualità.
Quella del sommelier è una professione molto richiesta, da quando la cultura del vino si è diffusa in modo esponenziale in ogni angolo del mondo. Un’ampia scelta di vini pregiati e un bravo sommelier che li sappia illustrare, sono la chiave di volta per molti ristoranti di successo.
Come diventare sommelier
I corsi da sommelier prevedono diverse formule, che possono essere improntate ad una formazione di base di alcuni giorni, oppure un percorsi di anni di studio, a seconda delle esigenze e delle disponibilità.
Tali corsi vino rilasciano un attestato di partecipazione e permettono di acquisire diverse competenze sull’enologia, le tecniche di trasformazione delle uve in vino, sull’enografia ovvero i luoghi del vino più noti, e sull’abbinamento tra alimenti e vino.
Il sommelier deve anche saper comprendere le esigenze del cliente, suggerire gli accostamenti adeguati per esaltare le caratteristiche del vino prescelto o consigliato. Inoltre, per un sommelier sono fondamentali le tecniche di servizio e presentazione del vino, che per un degustatore non hanno importanza, dato che lavora nel settore pre-imbottigliamento.
Entrambi i mestieri condividono una profonda conoscenza del mondo del vino, e per questo si parte per entrambi da uno studio serrato tramite i corsi di formazione.
Al pari dei celebri corsi da sommelier, anche per gli assaggiatori vengono organizzati corsi vino per la degustazione, rivolti a creare dei profili professionali sempre più richiesti nel settore vitivinicolo, in Italia e all’estero.