La storia degli champagne più prestigiosi (e costosi) del mondo affonda le sue radici nella regione francese della Champagne (in italiano ‘Sciampagna’) e più precisamente nel distretto di Reims. È proprio nei pressi di questa città che nascono il Dom Pérignon della maison Moët & Chandon e il Cristal della maison Roederer, champagne che ancora oggi non solo spaccano in due il mercato mondiale, ma anche i pareri dei più grandi ed esperti degustatori e sommelier.
La storia delle due maison
La leggenda vuole che la nascita del Dom Pérignon sia databile addirittura al secolo XVII, ma la storia vuole che solo nel 1936 Robert-Jean de Vogüé, presidente della maison Moët & Chandon, crea il primo cuvée de prestige della sua maison attraverso un’accurata selezione dei vini più antichi della sua cantina, datati 1921.
L’anno di nascita del Dom Pérignon, il 1936, non appare per niente fortuita: solo pochi anni prima, infatti, nel 1932, lo champagne Cristal della casa Roederer era tornato sul mercato. Pare molto probabile che il de Vogüé con questa creazione abbia voluto rispondere con un colpo di fioretto alla stoccata di Camille Olry-Roederer, mettendo sul mercato un altro fantastico champagne che da allora avrebbe condiviso con il Cristal la fortuna, il prestigio e l’eccellenza delle bollicine francesi nel mondo. Il Cristal fu prodotto nel 1876 da Louis Roederer esclusivamente per lo zar Alessandro II.
Il nome Cristal deriva proprio dallo Zar Alessandro II che chiese a Roederer la produzione di uno champagne d’eccezione. Lo Zar fu accontentato: lo champagne prodotto a partire da un’accuratissima selezione di vini venne imbottigliato in una lussuosissima bottiglia di cristallo con il fondo piatto, connotato esclusivo che contribuì in modo fondamentale alla nascita del nome di questo principe degli champagne.
Ma anche il Dom Pérignon può vantare, in qualche modo origini regali: l’abbazia di Hautvillers, della quale Pierre Pérignon, l’inventore dello champagne, era il celliere, era uno dei luoghi d’eccellenza che riforniva dei vini più pregiati i reali di Francia. La cerimonia di incoronamento di tutti i re francesi avveniva proprio a Reims, e l’abbazia era una tappa fondamentale del viaggio dei nuovi Re. È, forse, anche per questo che lo champagne Dom Pérignon, ancora oggi, rappresenta probabilmente anche più dello stesso Cristal, lo champagne aristocratico e nobiliare per eccellenza. Sin dalle loro origini, insomma, Cristal e Dom Pérignon combattono una vera e propria sfida di scherma dove la convenzione, la qualità, il prestigio, l’esclusività sono le virtù dominanti.
Il Dom Pérignon e il Cristal, oggi
Può sembrare paradossale, ma oggi, almeno per quello che riguarda lo champagne un marchio d’eccezione, usato per ostentare, lusso, esclusività e prestigio, come per esempio appunto, quello del Cristal della casa Roederer, rischia più di danneggiare o pregiudicare la valutazione da parte degli intenditori invece che di favorirla.
Raccogliendo informazioni sulla valutazione del Cristal, molti cosiddetti esperti o intenditori, tranne qualcuno veramente in gamba, sembrano svalutare il Cristal, proprio per la sua diffusione in ambiti non propriamente aristocratici, in favore del Dom Pérignon. Se è pur vero che è impossibile stabilire quale tra i due champagne sia il migliore, visto che sono troppi i criteri dai quali partire per trarne un giudizio corretto, è pur vero, però che i prezzi, in qualche modo, dovrebbero essere indicativi non solo del valore di mercato, ma anche della qualità propria dei prodotti.
Se, infatti, valutiamo, il prezzo medio delle bottiglie di Cristal e di Dom Pérignon, soprattutto per quello che riguarda i prezzi base, è facile vedere come esistano bottiglie di Dom Pérignon più accessibili rispetto a quelle di Cristal. È pur vero che in un campo in cui la qualità è tutto sembra impossibile trarre un’indicazione utile a partire dai valori più bassi. Tuttavia questo dato sembra ancora più assurdo, visto che proprio gli esperti non sempre si esprimono a favore del Cristal, anche se le bottiglie di quest’ultimo raggiungono prezzi spropositati.
La questione, dunque, rimane aperta e esposta a valutazioni che sembrano più arbitrarie che coerenti. Parliamo, però, di bollicine prodotte in entrambi i casi, solo con cuvée d’eccezione, con tecniche di selezione e lavorazione raffinatissime, con uve provenienti solo da territori gran cru, con una storia e con una tradizione straordinaria, perché dovrebbe essere possibile stabilire quale dei due marchi è qualitativamente il migliore?
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Apprezzamento e diffusione degli Champagne
È, dunque, possibile stabilire quali dei due champagne è il migliore? Sembra impossibile, però almeno si tenta (anche se forse in modo un po’ farsesco), distinguere diversi livelli di apprezzamento e diffusione a seconda degli ambienti sociali: sicuramente per origine, storia e tradizione il Dom Pérignon è lo champagne di riferimento dell’aristocrazia francese.
Questo contribuisce a consolidarne il marchio, donandogli un’aurea di sobrietà e rispetto, difficilmente raggiungibile da un marchio come quello del Cristal, che come si è già sottolineato ha trovato diffusione in ambienti non proprio aristocratici: basti pensare che il Cristal viene associato alla cultura rap e hip-hop americana, perché molte star di questo genere musicale nelle loro canzoni celebrano questo champagne come simbolo di lusso e di ricchezza.
Va sottolineato, poi, che l’etichetta aristocratica del Dom Pérignon non è legata solo agli ambienti sociali che lo consumano, ma anche allo spirito che domina la sua produzione: Richard Geoffroy, chef de cave di Dom Pérignon, ha dato vita in questi anni a un progetto mirabolante che rispecchia questo spirito. Secondo le affermazioni di questo verso e proprio genio dello champagne, la vita di un Dom Pérignon può essere suddivisa in tre periodi: il primo periodo è denominato ‘Vintage’ o P1, dopo un periodo di invecchiamento che dura circa sette anni, poi vi è il secondo periodo P2, dopo i dodici-quindici anni e poi il periodo P3, dopo circa 20-35 anni.
La lettera P sta per Plenitude, di periodo in periodo, lo chef de cave di Dom Pérignon e la sua equipe seguono l’elaborazione dei loro champagne con raffinatezza e assiduità contribuendo così alla creazione di una qualità sempre superiore. Non che la produzione del Cristal sia una produzione di qualità inferiore, ma l’eleganza e la ricerca che contraddistingue il Dom Pérignon sembra non avere veramente eguali.